lunedì 4 maggio 2009

Genitori 2 La Vendetta

E così, dopo il turno dei genitori di Tommi è arrivato anche quello dei miei!
E' stata una settimana intensa e piena di cose nuove e interessanti. Siamo riusciti a diversificare un minimo l'itinerario rispetto alle cose viste con i Tommi parents, quindi non ci siamo mai annoiati... e abbiamo scoperto angoli di Hong Kong non particolarmente sponsorizzati dalle guide e seriamente sottovalutati!

Il primo giorno pioveva, ma non ci siamo fatti scoraggiare. Anche se avevamo pianificato di andare subito al Peak, con tutte quelle nuvole era chiaro che non si sarebbe visto niente: allora abbiamo ripiegato sul giardino botanico di Hong Kong. Una varietà infinita di piante, ovviamente, ma anche di uccelli e scimmie di ogni tipo, forma, colore e provenienza! Soprattutto, non in minuscole gabbie tristi come allo zoo di Guilin...




Ma in realtà la cosa più favolosa è stato il pranzo. Abbiamo iniziato subito con un bel Dim Sum, il pranzo tipico di Hong Kong a base di piccole pietanze, in un ristorante che recentemente ha guadagnato una stella Michelin. La cameriera pensando di fare cosa gradita ci ha portato gli stuzzichini prima che ordinassimo: la tentazione di scappare è stata forte! Voi che avreste fatto?


Noi, dopo un rapido tentennamento, le abbiamo mangiate. E vi posso assicurare che, nonostante l'aspetto raccapricciante, erano buonissime! O meglio: erano normalissime uova sode, cotte chissà come, che sapevano di uovo sodo. Ma con una consistenza un po' diversa.
Il resto del pranzo era delizioso! E il babbo e la mamma si sono rassegnati all'idea di imparare a mangiare con le bacchette...
Il resto del pomeriggio è stato dedicato alla tappa obbligatoria del mercato dei pesci tropicali, per poi proseguire a Mong Kok, regalando al babbo una nuova bellissima macchina fotografica!



Il giorno seguente abbiamo deciso di avventurarci nei Nuovi Territori, come dice il babbo definizione molto "Blade Runner" per indicare i grandissimi spazi periferici oltre la penisola di Kowloon, che ospitano le poche testimonianze sopravvissute dell'antica Hong Kong e scenari naturali di rara bellezza.
Ci siamo diretti a Ping Shan, sede dell'antico clan Tang, che dominava Hong Kong. Ci sono costruzioni stupende che risalgono a 700 anni fa, cosa davvero rara da queste parti, dove non si fanno particolari problemi a buttare giù tutto per fare un centro commerciale. E, cosa assai positiva, eravamo gli unici visitatori! La sala degli antenati Tang, in particolare, era splendida: un complesso di diverse stanze in cui si respirava un'atmosfera serena e senza tempo.












... e il pranzo è stato all'altezza! In un posto dove parlavano solo cinese, un avventore gentile si è offerto di ordinare per noi e ci siamo ritrovati con enormi ciotole di noodles e ogni tipo di condimento delizioso! Inutile dirlo, a un prezzo irrisorio...




Per finire di sfinirci, abbiamo proseguito la giornata con l'ormai usuale visita alle scimmiette di Monkey Hill. Una si è pure arrabbiata col babbo e gli ha tirato una zampata alla scarpa! Si era avvicinato troppo ai piccoli...



E a conclusione di una giornata così intensa, una visita al Peak by night, versione inedita anche per me e Tommi che pure ci siamo andati diverse volte, ma sempre di giorno. Le luci di Hong Kong a perdita d'occhio erano uno spettacolo scintillante e unico, peccato per il vento veramente gelido che ci ha fatti restare a goderci la vista giusto il tempo di qualche foto!



E per tornare a casa, tram! Con i miei che si divertivano come due bambini!
Salterò a piè pari la descrizione dei posti di cui ho già parlato nel post relativo alla visita dei genitori di Tommi. Un'unica eccezione: il grande Buddha a Lantau! La volta scorsa la funivia per arrivare al Buddha era in manutenzione e non avevamo potuto prenderla. Questa volta, invece, era funzionante e non solo l'abbiamo presa... abbiamo scelto la cabina col fondo trasparente! E faceva una certa impressione... la vista del Buddha arrivando dall'alto è splendida, e siamo anche stati così fortunati da avere una giornata di sole meravigliosa (come tutte quelle seguenti, del resto). La grande statua sbuca all'improvviso da dietro una collina, e la vista lascia davvero senza parole.




Oltretutto proprio quel giorno si celebrava il compleanno del Buddha in bronzo, e c'era uno spettacolo di artisti, acrobati e monaci shaolin che davano dimostrazione di arti marziali. Piccoli, ragazzini di 13 anni massimo, ma letali...


Anche con i miei la visita si è conclusa con il villaggio di pescatori di Tai O.





Il giorno seguente abbiamo seguito il consiglio di Tommi, che c'era già stato con i suoi, e siamo andati al Monastero dei Diecimila Buddha. Sconvolgente come alcune cose non vengano, forse fortunatamente, pubblicizzate. Il tempio si trova su un altura raggiungibile con un percorso che conta oltre 400 scalini: tutto il sentiero è costeggiato da incredibili statue rappresentanti devoti del Buddha, tutte dorate e ognuna molto diversa dall'altra, a sottolineare le diverse virtù e inclinazioni del donatore.



Già il percorso di per sè è spettacolare, ma quando si arriva in cima c'è da restare a bocca aperta: il tempio è letteralmente tappezzato da statuine votive (oltre 10.000, appunto) anch'esse ognuna diversa dall'altra, creando un effetto scenografico incredibile. A questo si aggiunga l'assoluta atmosfera di calma e serenità che pervade questo come altri luoghi di culto buddhista: il silenzio era rotto solo dal ticchettio dei bastoncini di chi consultava l'oracolo. 





Nel cortile antistante, una pagoda a nove livelli, enormi statue di bodhisattva che cavalcano animali fantastici sotto padiglioni multicolori, e un altro percorso costeggiato da statue questa volta policrome, dalla delicatezza ed espressività impressionanti.








Scendendo, ci siamo fermati a vedere un cimitero buddhista. C'erano monaci che cantavano, e diverse persone che bruciavano offerte in una grande fornace. Alcuni costruiscono addirittura vere e proprie case in miniatura, ma comunque alte come una persona, coloratissime, di carta e cartoncino, con gli interni completamente arredati e addirittura con le sagome delle persone che la abitano: la casa verrà bruciata e sarà la dimora del trapassato nell'aldilà. All'ingresso del cimitero, una vasca piena di pesci colorati e una piena di tartarughe, simbolo di longevità.



La giornata era così bella che, anche se stanchi, abbiamo deciso di stare ancora in giro: ci siamo diretti al mercato degli uccelli, dove il cacatua Happy ci ha degnato della sua attenzione... il proprietario del negozio ce lo ha fatto tenere sul braccio e lui, dispettosissimo, ha cercato, nell'ordine: di magnarsi la maglietta della mamma, di beccare via gli strass dai miei occhiali e soprattutto di sgranocchiare le belle nocche di Tommi, che lo affascinavano in modo particolare!


Una breve sosta al mercato della giada, e poi di corsa a Tsim Sha Tsui per l'ennesima visione dello spettacolo di luci dello skyline, arrivando giusto in tempo per goderci un bel tramonto rosato sui grattacieli. Stavolta però ne è valsa la pena davvero di vedere lo show per l'ennesima volta: il cielo era così limpido che i laser si incrociavano sopra le nostre teste e le luci abbagliavano.



Il giorno dopo abbiamo deciso di dirigerci verso il villaggio di pescatori di Aberdeen. Il posto è famoso perchè è uno dei pochi insediamenti di sampan, le case-barca che prima costituivano l'abituale abitazione per i pescatori di Hong Kong. In realtà la visita è stata abbastanza deludente: le case barca sono poche, è un canalone con un paio di kitschissimi ristoranti galleggianti dove pare si mangi anche male... La cosa migliore è stata la barchetta che abbiamo preso per fare il giretto del porto, condotta da una signora con un cagnolino favoloso... che ha anche tenuto il timone per un tratto!




Data la vicinanza, abbiamo proseguito con la visita di Ocean's Park. Inutile dire che essendo una giornata stupenda, e per di più il Primo Maggio (che è festa anche qui) il parco era invaso di gente... ma abbiamo fatto bene ad andare se non altro per vedere i panda (ce n'era uno seduto sulla sponda di un laghetto, con i piedini a mollo che facevano ciaff-ciaff che era uno spettacolo... ci guardava come per dire "io sì e voi no!!") e i delfini da vicino, a bordo vasca, mentre una bravissima istruttrice distraeva il delfino maschio con giochi e pesciolini e la delfina femmina era sottoposta a un'ecografia in acqua! Anche l'acquario profondissimo a più livelli era davvero affascinante, con la sua variegata popolazione, una specie di caotica e coloratissima Hong Kong sottomarina.


Nota di merito: io e la mamma, dando uno smacco memorabile agli uomini, abbiamo affrontato da sole (io per la seconda volta) le terribili montagne russe a picco sullo strapiombo! Abbiamo le prove (notare: mamma terrorizzata che fa la finta disinvolta, io favolosa che accenno un saluto come la regina d'Inghilterra):



E così, ben prima del previsto, siamo giunti all'ultimo giorno. Per chiudere in bellezza, approfittando dell'ennesima giornata azzurra e primaverile, ci siamo diretti verso l'università di Tommi. Il babbo ha fatto acquerelli dalla terrazza del belvedere, mentre io e la mamma ci siamo arrostite ben bene al sole, godendoci la vista della baia e degli isolotti sparsi ovunque a perdita d'occhio.




Quando Tommi ci ha raggiunti ci siamo diretti a Sai Kung, una vicina località di mare, in realtà senza troppe aspettative. Si è rivelata la miglior scelta possibile oltre che uno dei momenti più belli di tutta la settimana! Da Sai Kung partono diversi battelli per i vicini isolotti, ma ai moli attraccano anche moltissime barche di pescatori che scaricano tutto il pescato fresco e lo vendono in parte ai passanti e in parte ai numerosi ristoranti sul lungomare. Gli addetti dei ristoranti prendono le casse di pesce ancora vivo e le svuotano in enormi acquari "terrazzati", con camminamenti tramite cui il personale può raggiungere tutte le diverse vasche, che ospitano di tutto: dai pesci alle aragoste, astici, molluschi mai visti, enormi granchi-manta, ricci e altre stranissime creature marine.






Inutile dire che abbiamo pranzato in uno di questi posti! Incredibile. Era tutto fresco, ottimo. I ravioli (siu long bao!) si scioglievano in bocca, con il loro brodino squisito, gli involtini di gamberi fritti erano asciutti e fragranti, il riso profumato e pieno di grossi gamberetti polposi... ma soprattutto il pesce al vapore con zenzero, cipollotto fresco e salsa di soia era veramente il pesce più fresco che io abbia mai mangiato... e ci credo! Ce lo hanno fatto scegliere, pescato dalla vasca e servito in tavola un quarto d'ora dopo!

Questa è stata la degna conclusione di una settimana passata alla scoperta di una Hong Kong inedita, fuori dai soliti giri e vissuta senza frenesia.

Ma adesso un po' di detox da genitori ci vuole! Tanto tra un mese saremo di nuovo pronti a farne indigestione... stavolta in Italia!

Alla prossima
Ari :)

3 commenti:

  1. Grazie Arianna toujours aussi intéressant et vivant.
    Tu as vraiment un talent de conteur.... peut-être un futur metier!!!

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  2. Ciao, mi sono letto con gran divertimento tutto il tuo blog perchè a ottobre 2009 passerò due settimane a HK e mi piace prepararmi a ciò che potrò fare nei miei viaggi. Mi considero un viaggiatore e non un turista, e ho trovato preziosi i tuoi consigli, ne ho preso nota, e li farò miei. Mi dispiace solo di non poter andare a Guilin questa volta, ma come vedi mi ha colpito e...
    Ti auguro tutto il mondo di bene, e credimi come scrittice hai una carriera davanti!
    Ciao, Moeren.
    moeren@supereva.it

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