sabato 21 marzo 2009

Angoli nascosti, tram, pesci colorati

... Lunga assenza e tante cose da raccontare!
Prima di tutto, gira gira, ho scoperto che Hong Kong, anche nelle zone più centrali, non è quell'ammasso di grattacieli che vogliono farci credere dalle cartoline e dalle guide. Non c'è scritto da nessuna parte, per esempio, che a Central - il cuore finanziario, la zona delle banche, degli uffici, dei colletti bianchi, degli edifici sfavillanti - c'è uno dei mercati di carne/pesce/verdura più scassati della città, che si inerpica su per vicoletti fatti di casine basse e scalcinate. Ci sono anche edifici del periodo coloniale, con i balconcini tenuti su da travi di legno e inferriate lavorate. 


Un'altra cosa che ancora non avevamo scoperto, pur avendola sotto il naso tutti i giorni, sono i divertentissimi tram che corrono dappertutto. Sono molto stretti e alti, a due piani, e dentro sono tutti in legno, con i cartelli che invitano gentilmente a non sputare all'interno del tram. La cosa più divertente è mettersi al piano di sopra dal lato in cui il tram si incrocia con quello che viene dal senso opposto... passano vicinissimi e sembra di scontrarsi! La corsa poi costa 20 centesimi...




Ieri poi siamo stati in un posto favoloso: il mercato dei pesci, non nel senso del pesce da cucinare, ma dei pesci tropicali e tutto quel che ha a che fare con gli acquari. Qui è credenza diffusa che avere un acquario in casa porti ricchezza e fortuna. In effetti dalla nostra finestra abbiamo visto che i vicini, in una casa piccola come la nostra, hanno un acquario enorme. Per questo motivo c'è un'intera via della città dedicata solo a questa mania nazionale: siamo andati più che altro perchè ci trovavamo in zona, senza grandi aspettative... e invece è un posto spettacolare! Scordatevi la boccia tonda con il pesce autistico che gira tutto il giorno, o anche l'acquarietto rettangolare incastrato nella libreria: qui hanno il culto dell'acquario artistico. 


Ci sono intere pareti a vetro con dentro una vera e propria barriera corallina (meglio non sapere da dove vengano tutti quegli anemoni e coralli...) popolata non solo da pesci, ma anche crostacei, tartarughe e meduse bellissime. Ci sono negozi che sono veri e propri self service: entri, ti armi di tinozza e retino, e ti peschi i pesci che ti piacciono dalle varie vasche, per poi andare alla cassa a farti fare i sacchettini e pagare. Ci sono negozi monotematici, con mille variazioni sul tema del pesce rosso; altri in cui i pesci più assurdi sono già divisi in mille sacchetti appesi fuori dal negozio; altri ancora immersi nella penombra e illuminati dalle lampade a luce ultravioletta, che creano scenari psichedelici con coralli fosforescenti. Ci sono vasche così piene di pesci minuscoli che ti chiedi come faranno a prenderne solo uno. 
Ma i miei acquari preferiti erano quelli che riproducevano un giardino in miniatura, con piante acquatiche simili ad alberini nei vasi, sentieri, siepi, prati... e una moltitudine di pesci colorati che sembravano sospesi in aria in questi giardini fantastici.

... Dopodichè, con una mossa di dubbio gusto, siamo andati a mangiare SUSHI. 
Ma non lì vicino.

Alla prossima! :)

4 commenti:

  1. Via: questo blog mi ha convinto! ; )

    Ti linko!

    Cami

    RispondiElimina
  2. carpa diem ?! rubimenchi di latino o di ittiologia??!!

    RispondiElimina
  3. Grazie Cami! Ora mi vado a vedere il tuo blog!
    E poi... Igi è inutile che ti celi dietro l'anonimato... sei inconfondibile! :D

    RispondiElimina
  4. Ciao vlv sapere una curiosita !!! il prezzo dei pesci variava da quanto in kuanto??

    RispondiElimina