martedì 3 febbraio 2009

Che Tajo!*

Oggi ho preso il coraggio a due mani e ci ho dato un taglio.
Ebbene sì, mi sono decisa a provare una parrucchiera hong-konghese!
Prima di tutto mi sono posta il dilemma: spendere poco e andare da una qualsiasi che magari non ha mai tagliato capelli occidentali, e accontentarmi del risultato... o spendere una cifra offensiva e andare da una catena tipo Toni & Guy per cascare in piedi?
Alla fine ho scelto la via di mezzo: spendere tanto per gli standard locali (cioè circa la metà di quanto si spende in italia) e andare in un salone abituato a trattare con i capricciosi capelli occidentali.


Il salone era enorme, super attrezzato, pulito scintillante. Appena sono arrivata mi hanno fatto parlare con una "stylist" che ha capito i miei gravissimi problemi esistenziali e mi ha proposto la soluzione: trattamento lisciante definitivo + maschera + taglio. Ok ci sto!

Le cose più belle di quest'esperienza:

- La signora del tè e dei giornali: potevi prendere tutto il tè (o caffè) che volevi, scegliendo tra diverse varietà, e appena finivi i giornali te ne portava di nuovi. Tutto incluso nel prezzo...

- Le poltroncine al lavateste, o meglio: le sdraio! Ti lavano i capelli mentre stai distesa su queste specie di chaise-longues imbottite comodissime, e mentre ti lavano già che ci sono ti fanno un massaggino al collo e... alle orecchie! Giuro!

- La specie di UFO che mi ronzava in testa mentre mi lasciavano agire il trattamento lisciante... non ho capito se serviva a qualcosa o se era solo per far scena ma era fichissimo.



- La pressione dell'acqua al lavaggio: praticamente ti perforava il cranio... favoloso, mi ha riattivato la circolazione del cervello! (C'è, c'è...)

Insomma, ho passato qualcosa come 4 ore dalla parrucchiera, cosa che non mi capitava dai bei tempi andati della mia bionditudine, ma sono state piacevolissime e rilassanti. Avevo tre persone che seguivano solo me, uno a tagliare (un tipo assurdo con un ciuffone rosso-viola che tagliava con stoccate veloci e precise da artista pazzo), una ragazza a fare i trattamenti che voleva migliorare l'inglese e ha trovato in me una cavia, e un ragazzino silenziosissimo per lavaggio e asciugature intermedie.

L'importante è che alla fine sono soddisfatta di cosa è uscito! E soprattutto, se non mi hanno ignobilmente fregata, i miei capelli da oggi in poi dovrebbero stare buoni, fermi, lisci... e non risentire di questo clima ostile!


Vi terrò aggiornati su questo fondamentale, interessantissimo argomento.

*Che tajo!= espressione romana per situazioni particolarmente divertenti, ma io ho fatto il gioco di parole! Ahahaha! Perchè non ridete?

11 commenti:

  1. Ari, il risultato è ottimo .... secondo me non era un UFO, era un microonde sfuggito al loro controllo: questo giustifica l'uso dei getti d'acqua successivi per cercare di salvare un minimo di materia grigia!!!
    Ciao

    RispondiElimina
  2. anch'io!!!!che esperienza meravigliosa......e complimenti per il taglio perchè è molto bello!
    P.S.: sono contenta per il cervello......:)

    RispondiElimina
  3. AHAHAH ME FAI TAJA'!! :-) (bè, perchè non ridi?) Comunque il taglio è delizioso e il racconto pure, da ora in poi seguirò sempre le tue mirabolanti avventure. E ricorda....cedo fidanzato per borsaaaaa

    RispondiElimina
  4. ahahahaha!complimenti per il taglio,però...l'ufo volante che ti ronza sulla testa è veramente spassoso!a quanto ne so(dall'alto della mia piccoooola esperienza come parrucchiera) comunque il migliore trattamento lisciante,cioè quello che ti fa il "lissio"veramente definitivo è un sistema cino-giapponese.perciò penso che a toi sia andata non bene,benissimo!!!!:)
    ps:quando ho fatto io il trattamento lissiante nella nostra amata italia,tempo 15 minuti e avevo di nuovo i riccioli.....adesso però sono riuscita a lisciarli grazie ad un duro e stressante periodo di lavoro!:(
    ciaooooooooooooo

    RispondiElimina
  5. Ah, PS! Ho collaudato il mio cinese! Ho detto ciao e grazie alla tipa che mi faceva i trattamenti, che mi ha detto che li ho pronunciati bene!! Evvai!! Il corso di cinese per cretini funziona...

    RispondiElimina
  6. Per fortuna che hai scritto qualcosa di nuovo, altrimenti ti dicevo che battevi la fiacca. A proposito di neuroni, non sono ancora riuscita a capire come ho fatto a mettere questo commento, perchè ho pasticciato un bel po'. Non ti diro chi sono, solo che hai dei buoni... "rudimenti". Ciao

    RispondiElimina
  7. sarei curioso di vedere la testa del Serra come risponde al clima ostile!!!...aspetto nuove foto!!!

    RispondiElimina
  8. Se li è tagliati prima di partire... si salva!!

    RispondiElimina
  9. Nin-hao! Penso che queste 6 lettere vogliano dire ciao, perchè così c'è scritto sull' insegna del ristorante cinese, ma non è che sia sicura al 100% della traduzione...boh, se sbaglio correggimi! Nin-hao Ariko! Fantastico il chinese blog!Scrivi davvero bene (o forse sono io che, non potendone più di lirici greci, gioisco per tutto quello che è diverso dai vari classici), mi raccomando, tienici informati sulle strabilianti avventure di Tommaso e Ariko Polo! A proposito, Ariko è un soprannome scelto perchè cineseggiante? Fa tanto eroina di manga (il manga è giapponese però...ok, la mia geografia orientale è un po' confusa...è tutta colpa del greco, ne sono sicura...). Tanti saluti a te e a Tommaso da tutti noi! Izzio Massimo, Stefania, Olivia e Marta (Che, se non si fosse capito, è l'autrice di questo commento...)

    RispondiElimina
  10. Martuzza che bello sapere che mi leggi!! Mi fa piacere essere un piacevole intermezzo tra una versione e l'altra... ;)
    Ariko in effetti è giapponeseggiante... ma è solo l'abbreviazione di Aricocca... che a sua volta è come mi chiamava la mamma quand'ero piccola (a volte anche adesso, ahimè...)
    Baci! Ora mi butto sul prossimo post! :D

    RispondiElimina
  11. Sono contento che tu abbia dato un taglio (eheh) ai veri problemi di questo piano d'esistenza...

    RispondiElimina